Benitez furioso: non è tempo di rifiatare per il Mondiale. Chi non ha voglia di vincere d'ora in avanti siederà in panchina:NapoliMania

martedì 8 aprile 2014

Benitez furioso: non è tempo di rifiatare per il Mondiale. Chi non ha voglia di vincere d'ora in avanti siederà in panchina

Lo sostengo da tempo. E ora ho un motivo in più per continuare a credere che Benitez sia l'uomo giusto per il Napoli. Quel volto scuro ed imbronciato nell'immediato dopo partita del Tardini. Era evidente che qualcosa, nell'atteggiamento della sua squadra, l'aveva infastidito. La prestazione indecente era frutto di una rassegnazione. Di una rinuncia da parte dei suoi calciatori. Ma don Rafè di rinunciare a priori proprio non ne vuole sapere. Lui è un combattivo. Un guerriero che può anche perdere ma deve provarci. L'orgoglio e la voglia di vincere prima di tutto. 

Voglia di vincere. Ecco la chiave di tutto. Forse con troppa facilità abbiamo dichiarato "inconcepibili" le sostituzioni fatte da Benitez contro il Parma. Lo ammetto, a caldo sono risultate incomprensibili anche a me. Ma ora che iniziano ad emergere i "perchè" devo ricredermi. E sono il primo a fare le scuse a Benitez. E gli faccio anche i complimenti. Provo a spiegarmi. 

L'obiettivo annunciato era: provare a lottare per il secondo posto fino alla fine. Benitez e De Laurentiis, pur sapendo che sarebbe stata un'impresa complicata, volevano provarci. Cosa costava d'altronde?! Bisognava comunque giocare ancora sette partite. Tanto valeva provarci. No?! Il presidente aveva anche messo a disposizione dei calciatori 100 mila euro a testa con l'intento di dare un motivo in più per rincorrere i giallorossi fin quando la matematica lo permetteva. Bene. A parole tutti d'accordo. Poi nei fatti cosa è accaduto? La Roma ha vinto nel recupero contro il Parma e ha rifilato tre gol al Cagliari. E' cambiato tutto. Per i calciatori. Peccato che presidente e allenatore erano di tutt'altro avviso. O meglio. Erano rimasti della stessa idea. Provarci! 

Così in campo va di scena lo spettacolo che ricordiamo tutti. Benitez e De Laurentiis assistono increduli. Il presidente aspetta trepidante la fine dell'incontro per andare a "dirgliene" quattro. Benitez fa di più. Prima toglie dal campo gli uomini i leader, gli uomini fidati che invece lo hanno tradito: Higuain, Callejon e Hamsik ed inserisce quelli che invece hanno davvero voglia di vincere. Di giocare. Di lottare. Ed alla fine dell'incontro, nella famigerata riunione del Tardini, davanti al presidente, chiarisce che ci sono altre 6 partite da giocare e che non è tempo di rifiatare per il Mondiale. Ci sono gli obbiettivi del Club prima del Brasile. C'è una Società, un allenatore, compagni di squadra e poi una Città intera a cui bisogna portare rispetto! Chi non ha voglia di vincere d'ora in avanti siederà in panchina. Un Benitez totalmente diverso che non usa mezzi termini. Realmente furioso e deluso. Come non lo avevamo mai visto finora. Che non si fa problemi a togliere dal campo giocatori come Higuain, Callejòn (fortemente voluti da lui stesso) ed Hamsik. D'ora in avanti sono tutti sotto esame. 
(fonte Repubblica.it)

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