Napoli: "questi fantasmi":NapoliMania

lunedì 24 agosto 2015

Napoli: "questi fantasmi"

Ci si aspettava tutt'altro. Regge fino ad un certo punto la scusante del "nuovo progetto" targato Sarri. La sconfitta per 2-1 in casa del Sassuolo ha, logicamente, lasciato l'amaro in bocca ai tifosi azzurri. E presumibilmente agli stessi calciatori. Ma, mio modesto parere, la sconfitta forse è il male minore. Ci può stare "steccare" all'esordio (come non accadeva dall'epoca Donadoni). Soprattutto in virtù del fatto che contro c'era una squadra collaudata. Che gioca alla stessa maniera e con gli stessi uomini da anni. Contropiede, pressing, rapidità sulle fasce. Il Sassuolo ieri, pur non facendo la miglior partita, ha dimostrato di saper giocare ad occhi chiusi. Lanci e cambi di gioco senza nemmeno guardare. Passaggi facili e verticalizzazioni. In particolare sulle fasce dove il Napoli ha faticato di più. Hysaj, adattato sulla sinistra ha fatto quello che poteva vista anche l'emergenza nel ruolo. Sulla destra Maggio ha dimostrato di avere ancora enormi lacune nell'effettuare le diagonali e le coperture. Entrambi i gol, non a caso, sono arrivati da quella parte dove l'insicurezza sua e quella di Albiol hanno permesso agli emiliani di segnare due volte con estrema facilità. E per fortuna in porta c'era Pepe Reina che ha compiuto almeno due miracoli

Come dicevo però il risultato, e quindi la sconfitta, è il male minore. Quello che personalmente reputo più grave è stato il ripetere gli stessi errori di sempre. Quei fantasmi che si vedevano con Benitez e che sono tornati. O non sono ancora spariti. Gli orrori difensivi ma non solo. Stessi errori ma con modulo ed atteggiamento tattico diverso. Qualcosa non torna. E poi l'incapacità di reagire al gol subìto. Andando a rivedere la partita si nota che dopo il vantaggio fulmineo di Hamsik (uno dei pochi a salvarsi ieri) il Napoli ha praticamente subìto il Sassuolo che ha sistemato le pedine in campo ed ha intrappolato gli azzurri colpendoli nei punti deboli. La squadra di Di Francesco, con umiltà e tanta grinta, ha risposto allo svantaggio senza andare nel panico e piano piano ha costruito trame di gioco interessanti finendo col ribaltare il risultato. I partenopei invece, dopo l'1-1 di Floro Flores si sono paralizzati. Come succedeva con Benitez. A tratti si è anche rivisto quel possesso palla snervante ed inutile.  Mancava l'ardore. La grinta. La voglia di vincere del collettivo. Mancavano le idee.

Detto questo non si può di certo bocciare il progetto Sarri alla prima di campionato. Mi sembra eccessivo. E' comprensibile che i movimenti del nuovo modulo devono ancora essere assimilati per bene dai calciatori. Qualcosa di buono si è già visto. Ad esempio Hamsik sembra molto più a suo agio nel nuovo ruolo. Per fare un esempio. Così come la forma fisica è ancora ben lontana. Aggiungo che alla tattica e alle condizioni fisiche bisogna aggiungere un intenso "allenamento" mentale. Una squadra che subisce gol non può fermarsi e non riuscire più a giocare. Non può non trovare le contromisure all'avversario in corso d'opera. Non può vanificare tutta la settimana d'allenamento e preparazione che precede la partita. 

Insomma la prima è andata (male). Sarri ha di che lavorare per la prossima sfida contro la Sampdoria. Il nuovo progetto è iniziato male ma per fortuna c'è tutto il tempo per mettere a posto le cose ed invertire la rotta. Ma bisogna farlo al più presto. Già dalla prossima partita.

di Giuliano Bara

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