Altro giro altro pareggio:NapoliMania

lunedì 14 settembre 2015

Altro giro altro pareggio

Se vogliamo trovare del buono nello scialbo pareggio di ieri, almeno non si è perso, come invece è successo dal  1998 dove, al Castellani, il Napoli prese 5 gol per finire ai 4 gol dell'anno scorso con Benitez in panchina (4-2). La truppa di Sarri ieri, rispetto alla gara interna con la Sampdoria, ha registrato dei vistosi cali di gioco e tenuta fisica. Con i doriani il Napoli aveva mostrato un bel gioco per 60 minuti circa; ieri ha disputato, per adesso, il più brutto primo tempo del campionato. Squadra che camminava in campo rispetto agli avversari: Saponara, Mario Rui e Maccarone (36 anni) hanno fatto quello che volevano in campo. L'unico che reggeva il loro passo era Lorenzo Insigne, nel nuovo ruolo di trequartista, cercava di arginare tutte le falle dei suoi compagni, ripartendo e provando a mettere in moto Higuain e Gabbiadini. Sarri schiera di nuovo Hysaj a sinistra, volendo dare più copertura a Marek Hamisk anche se è stato lo stesso difensore ad avere bisogno di aiuto perchè dalle sue parti passavano tutti, Albiol e Chiriches centrali e Maggio sull'altro lato. Allan, Hamsik e Valdifiori centrocampisti. Quest'ultimo acquistato per fare l'ago della bilancia del nostro gioco, esce al 57' minuto per crampi perdendo nettamente il confronto con Saponara. Paradosso è che il tanto bistrattato Jorginho quando entra dà velocità alla manovra azzurra. Il gol dell'Empoli: una scena che siamo  abituati a vedere, siamo diventati, noi tifosi azzurri, competenti della difesa visto gli innumerevoli svarioni a cui assistiamo. Da una rimessa laterale al secondo minuto di gioco, Pucciarelli porta fuori un difensore azzurro dalla linea difensiva, lasciando una voragine dietro dove Saponara s'invola fino davanti a Reina segnando il gol del momentaneo vantaggio. Va bene la difesa altissima per pressare l'avversario ma una volta che si ha la sensazione di essere scoperti,a fare un passo indietro effettuando una diagonale difensiva si limitano i danni. Ci pensa Insigne dopo 5 minuti dopo a pareggiare con uno splendido gol da fuori area. Da questo momento in poi ti aspetti la reazione napoletana, invece tutto rimane come prima del pareggio, anzi peggiora. Allan ha disputato una gara di sacrificio mettendoci tanta voglia, ma il più delle volte era in affanno, lento e macchinoso come tutta la sua squadra. Ogni tanto ci viene sempre in mente che là davanti abbiamo due attaccanti che non sono proprio inesperti, il problema è che gli esterni di Sarri non riescono a dare palloni giocabili. Insigne ci mette l'anima ma piano piano si spegne ed ha sempre quel piccolo difetto: non dà il pallone con tanta facilità, si interstardisce in giocate personali. Adesso per adesso ha ragione lui, segna e dà speranza. Passano meno di 10' minuti e l'Empoli è di nuovo in vantaggio: l'asse Maccarone, Pucciarelli e Saponara sul lato sinistro è una catena di montaggio. C'è da dire che Pucciarelli si aiuta vistosamente con la mano, non visto dalla terna arbitrale e dall'arbitro posizionato dietro la porta. Ad Inizio ripresa Sarri effetua i primi cambi, fuori Valdifiori per Jorginho, Mertens per Gabbiadini. Si vede un Napoli più veloce rispetto ai primi 45 minuti di gioco, tiene palla a lungo, schiaccia L' Empoli nella propria area, ma non arriva mai al sodo. Non impegna mai il numero uno empolese, fino a quando con una percussione centrale, Allan  infila il gol del pareggio. Entra Callejon per uno stanco Insigne e per dirla tutta con Mertens su un lato e lo spagnolo dall'altro, la manovra napoletana respira di più, la palla gira più velocemente e ci sono più spazi per attaccare. Si sfiora il terzo gol, l'azione più sfortunata è stata il palo di Callejon all'ultimo secondo di gioco. Niente è perso questo è chiaro, ma aumenta l'insoddisfazione di tifosi che si pongono tantissime domande, la prima è perchè non prendere un vero difensore? Dietro saremo sempre alla mercè di tutti, prolungare il contratto di Maggio per altri tre anni è stato un azzardo, il vicentino si perde nella sua ombra sia in attacco che in difesa. Avere ancora Albiol centrale significa farsi del male, un errore usare l'albanese Hysaj a sinistra quando lui è un destro. A Sarri, De Laurentiis ha consegnato una squadra incompleta e sarà dura mettere a posto tutti tasselli per completare questo enorme puzzle, ma Sarri, dal canto suo, ha le capacità e doti umane e tecniche di mettere a sedere chi non serve. Non faccia l'errore di Benitez, parli ed alzi la voce in materia di acquisti e utilizzo dei giocatori, ricordi al suo presidente che Paestum è passato da un bel pò di anni, che il Napoli è cresciuto e che noi tifosi qualcosa abbiamo visto negli anni prima della sua venuta. Qualcosa di veramente importante.
Francesco Ricciuto

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