Napoli-Legia Varsavia: 16 arresti, 14 feriti e una notte da incubo:NapoliMania

giovedì 10 dicembre 2015

Napoli-Legia Varsavia: 16 arresti, 14 feriti e una notte da incubo

Tra poche ore: Europa League. Napoli-Legia Varsavia, una gara che a noi (francamente) serve solo a dare spazio ai giovani e a quei calciatori che solitamente giocano meno. Qualificazione assicurata e primo posto nel girone blindato. Eppure in città si è scatenato l'inferno. Strano? Purtroppo è vero. Il motivo di tali scontri? Non è dato saperlo. Trovo difficile credere che sia tutto ricollegabile al gemellaggio che i tifosi del Legia Varsavia hanno con quelli della Juventus. Poi...tutto è possibile. Fatto sta che  ieri nel tardo pomeriggio si sono registrati i primi scontri a Capodichino. Poco distante dall'aeroporto sette "tifosi" partenopei e due bulgari (per l'occasione gemellati contro i polacchi) sono stati arrestati e condotti in caserma con l'accusa di rissa aggravata, danneggiamento, resistenza e lesione a pubblico ufficiale e detenzione di oggetti atti ad offendere. Stessi capi d'accusa che verranno imputati poco più tardi a tutti gli altri arrestati. Infatti, gli scontri si sono spostati nei pressi della stazione ferroviaria poco dopo. A piazza Garibaldi sono stati arrestati, stavolta, sette sostenitori del Legia Varsavia e tre dei quali denunciati. Ma non è ancora finita. Durante la notte, su via nuova Marina, quattro napoletani sono stati costretti a lasciare l'auto su cui viaggiavano. Uno di loro è stato anche picchiato selvaggiamente ed infine l'auto è stata incendiata. Autori delle violenze un gruppo di sostenitori del Legia. 

Stando a l'ultimo aggiornamento fornito dalla Questura, il bilancio dei feriti è: 9 agenti del reparto mobile, un poliziotto colpito da un petardo, un carabiniere e tre tifosi polacchi. Sedici gli arresti (7 napoletani, 7 polacchi e 2 bulgari), tre tifosi del Legia Varsavia sono stati denunciati, 65 identificati. Rinvenute e sequestrate: bombe carta, mazze di ferro, bastoni e perfino un coltello la cui lama superava il limite massimo consentito dalla legge.  

Resto perplesso. 



di Giuliano Bara

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