domenica 15 maggio 2016

Io c'ero

Io c'ero. Ieri non si poteva mancare alla partita. Non si poteva non essere presenti al San Paolo e ringraziare questi ragazzi per una splendida annata dove, per un bel pò, abbiamo sognato di arrivare al traguardo finale sopra tutte le altre squadre. Non fa nulla, va benissimo il secondo posto, per adesso questa è la nostra forza forse più in là festeggeremo il tricolore. Lo so che quando si scrive non si dovrebbe fare riferimenti in prima persona, ma non essendo giornalista mi prendo questa confidenza e penso che il mio pensiero sia uguale a tutti quelli che ieri erano allo stadio. Ore 16:30 partenza in  direzione di Fuorigrotta, in macchina escono fuori discorsi su quanti gol faremo e soprattutto quanti ne farà il Pipita, su chi rimane l'anno prossimo su chi verrà a giocare per noi e, per finire, ai rimpianti di partite buttate permettendo ai bianconeri di volare via. Arrivati a destinazione c'è il primo problema esagerato da risolvere, altro che entrata in Champions: il parcheggio: lo si deve trovare vicino alla tangenziale così al ritorno si fa presto a tornare a casa e soprattutto non deve costare tanto...era più facile che Higuain arrivasse a 40 gol che pagare poco, 10 euro in un noto parcheggio vicino al casello, non fa nulla, entriamo in Champions, si possono pagare. Poteva mai essere solo questo il problema? No:pioggia...ma no una pioggia che riesci a non subirla, lenta, copiosa e con vento che non sai come fare, non fa nulla pensiamo alla Champions. Cinque ore prima allo stadio: si spendono non solo soldi ma anche energie che puoi solo recuperare mangiando. Il primo acquisto è un panino "sasicce e friarielli" su questo non voglio discussione e sinceramente non m'interessa manco più la Champions. Alle 18 siamo dentro lo stadio, piove sempre, anello inferiore Curva B, il campo è vicino immaginiamo che ci divertiremo a vedere la partita...durante la stessa non capiremo mai dove era la palla e cosa stesse realmente succedendo, per via dei tabelloni pubblicitari che non ti fanno vedere il pallone. Sediolini che rasentono lo schifo,ma non fa nulla, per amore questo e altro ma in futuro caro Presidente faccia qualcosa, è vergognoso. Inizio a chiedere l'orario: "che ora è?...19:05". Passa un infinità di tempo: "che ora è?..19:10. Ansia, Troppa. Tanta. Inizio a combatterla usando l'unica arma che mi distrae dall'obiettivo finale: "ò panino sasicce e friariell", una bomba che catalizza tutte le mie attenzioni, chi non è napoletano non può capire. Finalmente salgono le squadre sul prato ed iniziano a fare riscaldamento, passa il tempo ed inizi a pensare e preoccuparti della partita.Ore 20:40, lettura delle formazioni, del Frosinone non mi ricordo nulla di chi gioca, sul tabellone passano annebbiati davanti agli occhi. Passano 5 minuti, 10 minuti il Napoli gioca, crea ma non segna, il copione di tutto un campionato, al 19 minuto arriva la notizia del vantaggio della Roma. La notizia gira veloce nello stadio, si avverte un pò di preoccupazione che si trasforma in paura di non farcela. Si deve aspettare il 41 minuto per liberarci ed esplodere nella gioia più sfrenata: Marek Hamsik sblocca il risultato, siamo di nuovo secondi. Manca qualcosa che tutti aspettiamo, che sogniamo di vivere e stavolta il destino non può girarci le spalle. Dal 7 minuto in poi e per venti minuti entriamo tutti nella storia di questa società e da Cicerone usiamo il simbolo di questa squadra : Gonzalo Higuain ! Segna il primo dei suoi tre gol, 2-0 per noi, non ci fa paura più nulla, pensiamo solo ed esclusivamente al record che il Pipita deve battere. Segna il secondo su una bella azione di Allan, record eguagliato ma non ci basta. L'apoteosi finale, l'emozione che ti fa piangere, che ti fa amare la maglia, che fa sì che il Napoli sia la nostra seconda pelle, quei momenti che abbiamo visto quasi sempre in tv e non riguardava noi. Mertens prende palla, chiede l'uno-due a Pipita...Pipita stoppa di petto, palla a mezza altezza, rovesciata e palla in rete. E' successo di fronte a me e non mi ricordo più dove stavo e cosa facevo, so che per qualche momento tutto era al rallentatore e in sottofondo c'era la musica di momenti di gloria. Forse posso racchiudere tutto in un unica parola Emozioni. Ti ritrovi abbracciato a persone che non avevi mai visto prima, provi sensazioni indescrivibili, saranno anche pochi attimi ma sembrano infiniti. Senti un unico coro " Higuain, Higuain, Higuain Higuain". Finisce la partita e nessuno va via, siamo rimasti non meno di altri 40 minuti allo stadio a rendere omaggio ai ragazzi. Aspettiamo che tutti i protagonisti scendano giu negli spogliatoi e solo dopo andiamo via. Usciamo con la rovesciata di Higuain negli occhi. Usciamo cantando il nostro coro.Usciamo sperando che l'anno prossimo festeggeremo qualcosa di più del secondo posto.Usciamo dicendo:"uanem e che burdell ca ce sta e quann turnamm a casa ?" 
Francesco Ricciuto

lunedì 9 maggio 2016

Napoli da record

   
Manca pochissimo, veramente poco, 3 punti sabato prossimo con il Frosinone per entrare nell'Europa calcistica che conta dalla porta principale. Ieri gli azzurri hanno raggiunto altri record:79 punti, 24 vittorie, secondo miglior attacco della serie A con 76 gol, seconda miglior difesa con 32 gol subiti, quinta squadra in Europa per numero di tiri verso la porta,e il miglior capocannoniere in serie A con 33 gol: Gonzalo Higuain ha raggiunto anche Angelillo. Nonostante tutto,  ieri a Torino  abbiamo sofferto nei 20 minuti finali, lasciando  spazio alla carica del toro alla ricerca del pareggio, grazie anche all'ennesimo svarione tra centrocampo e difesa,che ha permesso a Bruno Peres di accorciare le distanze ( caro Reina ma una volta tra i pali ti troviamo? ). Per carità era tutta carica agonistica quella granata, di tiri pericolosi verso la nostra porta non ne sono stati fatti ma eravamo stanchi, stavamo sulle gambe: Allan è uscito distrutto dal campo dopo aver dato anche l'anima, così per Jorginho e Callejon, instancabili uno, nell'imbastire trame di gioco e l'altro, nell'offendere e nel difendere sulla fascia. A dire la verità ieri dopo 30 minuti di gioco se il Napoli stava in vantaggio con 4 gol..era pure poco. Un sontuoso Hamsik in veste di assist-man manda in gol prima il Pipita e poi Callejon e sempre lo slovacco ha provato a mandare in gol a turno Insigne e Callejon e pure Allan ma senza fortuna. Da come si vede stiamo raccontando due partite; la prima quella del primo tempo del Napoli che piace a noi, dove in porta va quando e come vuole e la seconda quando, un pò subentra la stanchezza, un pò si abbassa il baricentro e subiamo più del dovuto. Diciamo pure che  mancando un pò di personalità, torna sempre la paura che nei momenti finali subiamo ciò che non meritiamo. Perchè? Perchè dobbiamo sempre soffrire? Ieri la partita era nelle nostre mani, eppure abbiamo riaperto i giochi per stupidaggini. E' pur vero che al Napoli nessuno regala niente, da sempre, mai avuto avversari facili o che "si tolgono davanti", mai avuto risultati di altre squadre a nostro favore. Mai successo che ogni nostra vittoria sia stata semplice o agevole, o meglio, è capitato pochissime volte. Siamo abituati ma, ogni tanto, a fine partita non vorremmo mai più a stare a controllare la pressione, o se il cuore ha ripreso a battere normalmente. Esco fuori tema, ieri ho guardato il derby di Genova, quelli del Genoa erano gli stessi di 7 giorni fa contro la Roma? Non penso, si è vero che la Sampdoria è scarsa ma il furore del grifone era superlativo. Concludo...quello di ieri contro i giallorossi era lo stesso Chievo che ha giocato contro di noi? Non mi piace fare questi accostamenti ma contro di noi gioca sempre il Real o il Barcellona. Andiamo avanti, mancano 6 giorni, tre punti e poi la musichetta che tanto amiamo la sentiremo suonare  di nuovo nel nostro stadio mentre gli altri giocheranno a Ferragosto. Non ci pensiamo, testa bassa e lavorare, pensiamo anche noi che il Frosinone sia il Bayern ( ...ho esagerato).
Francesco Ricciuto 

martedì 3 maggio 2016

Napoli manca poco

Prima di ogni cosa: sono troppo contento per la favola del Leicester di Ranieri. L'anno prima quasi retrocessi, e l'anno dopo campioni d'Inghilterra,come minimo devono essere nominanti baronetti dalla Regina. Ogni tanto nel calcio accade che l'impossibile diventa possibile e ti da una piccola speranza nel credere che tutti possono ambire al successo facendo sacrifici, usando il cuore e  senza cercare streghe o fantomatici " palazzi " da combattere. Questa è la classica storia che verrà raccontata ai nipotini": c'era un operaio ed un gruppo di amici che vinsero contro tutto e tutti ..." Torniamo nella nostra realtà italiana, triste realtà, prima del Napoli vorrei spendere un paio di considerazioni su Genoa - Roma. Accusiamo la Juve di essere favorita dagli arbitri, da poteri occulti e da chi gestisce la stanza dei bottoni, ma adesso voglio essere spiegato da un allenatore di calcio o da chi ne capisce di calcio il pareggio della Roma con Totti, lo avete visto? Purtroppo io si. Ditemi quale mente malata a 15 minuti dalla fine commette un fallo subito fuori l'area sapendo che tra le file avversarie ci sono non meno di 5 cecchini che vivono di punizioni. Può capitare che nel difendere ad oltranza si commettano errori stupidi, ci può stare. Secondo indizio: avete visto la barriera genoana? Sei uomini schierati, in mezzo a questi baldi salami si mettono Dzeko e Najngolaan; di solito siamo abituati a vedere che i difensori usano modi cavernicoli nel mandare via chi osa mettersi in barriera, i due romani sotto il controllo del monumento vivente del calcio  e nonché prossimo imperatore a vita, si mettono come vogliono. Terzo indizio: parte Totti , i suoi compari di fronte a lui si aprono con una FACILITÀ ESTREMA e la palla passa giusto là, si insacca in rete senza che nessun rossoblu faccia il minimo sforzo per non far prendere tutto questo VANTAGGIO. Schema? Forse, se di questo di tratta,  a Gasperini devono stracciare la tessera di allenatore e i suoi giocatori devono cambiare mestiere. Su questo vorrei che si focalizzasse l'attenzione di chi parla di complotti e aiuti senza avere in mano nulla, l'episodio del pareggio romano è da vedere e rivedere e farsi una ragione su quanto succede in campo tra i giocatori, situazioni visibili alla luce del sole, altro che aiuti arbitrali , stendo un velo pietoso sul terzo gol romano... dopo che hai cambiato, tu Gasperini, un centrocampo intero e ti sei chiuso dietro alla mercè giallorossa non potevi che perdere. Napoli! Vittoria doveva essere e così è stato, monumentale Higuain alla nona doppietta stagionale,sale a 32 gol in questa stagione doppiando i secondi nella classifica marcatori, sfruttando al massimo i pochi palloni ricevuti ieri, ha messo in mostra ancora una volta la sua classe. Uno dei due gol è merito del nostro capitano Hamsik ieri premiato da Vinicio e Bruscolotti per aver raggiunto 400 presenze in maglia azzurra. Arrivó da noi ragazzino, adesso è un uomo, un capitano e soprattutto, un napoletano acquisito che ama Napoli. La partita .. c'è stata anche quella, gli azzurri hanno fatto quello che volevano dell'Atalanta del sempre amato Reja, potevano prenderla a pallonate e allo stesso tempo buttare via tutto negli ultimi minuti. Siamo sempre troppo spreconi, ieri dopo 10 minuti di gioco avevamo già 12 palloni persi, una mole così elevata di gioco merita più soddisfazioni. Mi farò nemici ma preferisco sempre dire ciò che penso:  Insigne non merita in questo momento di essere tra gli 11 titolari, egoista esasperato, cerca numeri da circo, più di una volta voleva passare in mezzo a 5-6 difensori ed Higuain era libero, il pubblico lo ha beccato di continuo...ma fare cose facili no? Sostituito da Mertens dimostratosi più concreto del napoletano, ha fatto due azioni personali puntando la porta e per poco non segnava, poi ha cercato sempre l'argentino in area. Bene come sempre Callejon è un continuo andare su e giù per il campo e solo la sfortuna non gli permette di segnare di più; delizioso l'assist per il Pipita nel raddoppio. Non facendo tesoro delle ultime esperienze, nel rimanere concentrati fino all'ultimo minuto, alla prima disattenzione subiamo gol, è una cosa incredibile. Ad un certo punto arretriamo il baricentro del centrocampo e ci chiudiamo là dietro come se di fronte avessimo il Real Madrid! Perchè? Adesso pensiamo al Torino, partita non facile, tutt'altro, dovrebbe essere l'ultimo ostacolo duro da superare, noi non molliamo niente siamo vicini ai ragazzi, loro dal primo all'ultimo minuto devono dare il massimo. Vogliamo la Champions! E per la porta principale, lo meritiamo.
Francesco Ricciuto

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