Eppur si muove, piano piano, ma si muove:NapoliMania

lunedì 31 agosto 2015

Eppur si muove, piano piano, ma si muove

55 minuti di gioco, tanto è durato il Napoli contro la Sampdoria e a dire la verità non è dispiaciuto, si sono viste buone trame: squadra corta, reparti tutti vicini, pressing sul portatore palla avversario a volte raddoppiato ed anche triplicato. Gol arrivati con due o tre tocchi fatti in velocità, trovando sempre il passaggio giusto al momento giusto, in questo Insigne si è distinto bene insieme al brasiliano Allan autore del secondo assist che ha permesso agli azzurri di raddoppiare. Poi è bastato un rigore molto generoso dato dall'arbitro ai blucerchiati e uno svarione difensivo che non si vede neanche su un campo di giovanissimi da parte di Albiol,e in meno di due minuti il Napoli è stato raggiunto sul 2-2. Partiamo dall'inizio partita: Sarri schiera Reina in porta, Koulibaly, Albiol, Hysai e Maggio in difesa, a centrocampo Valdifiori, Allan, Hamsik, in attacco Higuain, Insigne e Callejon. Gli azzurri nel primo tempo si dimostrano brillanti, concentrati e ben disposti a cancellare lo zero in classifica. Si fa notare la linea dei 4 difensori quasi sempre vicino al centrocampo, pronti a chiudere ogni velleità sampdoriana. Allan a metà campo inizia a recuperare qualche pallone in più rispetto alla gara con il Sassuolo, ma si vede bene che è ancora fuori forma. Stesso discorso per Hamsik che nel ruolo di mediano si trova a suo agio e fa continui scambi con Insigne o Higuain, quest'ultimo è, e sarà sempre, l'ago della bilancia della propria squadra, finche ha forza ed energia nelle gambe è immarcabile, cala vistosamente dopo un'ora di gioco come tutto il Napoli. 39 minuti e gli azzurri hanno un vantaggio di due gol, doppietta del Pipita su assist di Insigne e Allan, sfiorando ripetutamente il terzo gol, se lo scugnizzo napoletano non s'interstaddisse sempre con giocate personali che non producono nulla, anzi deleterie per la squadra. 
Fin qui tutto bene, peccato che c'è un secondo tempo da giocare; è bastato che la Sampdoria accorciasse le distanze con un rigore causato da Albiol,a dire la verità, visto il replay non c'era nessun contatto tra i due, realizzato da Eder, che per poco Reina non parava, per mandare il Napoli in tilt. Passano due minuti e lo stesso Eder porta a spasso Albiol, facendolo sedere a terra e Koulibaly segnando il gol del pareggio. Da questo momento in poi si vede una squadra che ha paura di se stessa, la stessa squadra dell'anno scorso che non aveva più la capacità di controbattere gli avversari e trovare il gol della vittoria. Dopo il pareggio si è rivista la brutta copia dell' Insigne del primo tempo, cercava di risolvere da solo partita con tiri che non avevano ne testa e ne coda, Callejon scomparso nel nulla, Higuain lasciato solo alla mercè dei difensori blucerchiati, Maggio tanto cuore in difesa ma in attacco un suo cross non si registra da anni, tutti si aspettano l'entrata in campo per lo meno di Mertens e Gabbiadini al posto di Insigne e Callejon, niente di tutto questo. Entrano Ghoulam, Jorginho e David Lopez, l'impressione è stata quella che...salviamo il 2-2. Scomparso il centrocampo azzurro, la Sampdoria prende coraggio e poco ci manca che Muriel non mette dentro il terzo gol per la sua squadra e meno male che in porta c'è Reina, il migliore in campo. Un inizio cosi deludente non si vedeva dall'anno di Zeman a Napoli, dove arrivarono due sconfitte. Nulla è perso sia chiaro, c'è da lavorare e pure tanto ma sopratutto avere pazienza..tantissima. Rispetto alla prima di campionato ci sono stati miglioramenti. E' innegabile che ci voglia un centrale difensivo veramente forte più un centrocampista con i fiocchi, ma oggi, lunedi, è l'ultimo giorno di mercato. Il colpo a sorpresa non c'è stato, è arrivato il giovanissimo Chalobah, ma non è lui che Sarri aspettava, anzi non lo conosce nemmeno.
Francesco Ricciuto

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